Manovra economica: via libera dal Consiglio regionale
Via libera del Consiglio regionale alla manovra di bilancio della Regione Calabria. La massima assise regionale ha approvato, infatti, a maggioranza il Documento di Economia e finanza (Defr) 2018-2020, il Collegato alla manovra 2018, la Legge di stabilità e il bilancio di previsione pluriennale 2018-2020.
Tutti i provvedimenti sono stati illustrati dal presidente della Commissione Bilancio, Giuseppe Aieta. Le risorse “libere” ammontano a 780 milioni di euro, di cui 196 destinati al funzionamento della macchina burocratica di Giunta e Consiglio regionale. Altri 117 milioni sono stati destinati al finanziamento delle opere pubbliche dei Comuni e 55 milioni ai precari. Il 60,6% del bilancio, pari a 3,6 miliardi, sarà destinato alla Sanità. Le spese per gli enti sub-regionali sfiorano i 120 milioni. Di questi, 56 sono destinati alla forestazione. Sono poi state rifinanziate una serie di leggi per un totale 16 milioni, tra cui cinque destinati al turismo, e cinque al comparto agricoltura. Nel Collegato alla manovra sono previste nuove norme per rafforzare il contrasto all’evasione tributaria. Una percentuale delle risorse prima utilizzate per appalti o accordi di servizi servirà infatti al potenziamento delle strutture tributarie regionali, al fine di rendere più efficace la riscossione.
Quanto ai rifiuti, con una modifica alla legge regionale del 2013 si è stabilito che il pagamento da parte dei Comuni della tariffa avverrà su base bimestrale, così da contenere l’entità dell’anticipazione del corrispettivo ai gestori da parte della Regione. Gli emendamenti della maggioranza sono stati dichiarati decaduti (con l’eccezione di uno, a firma Orlandino Greco, che assegna 20mila euro per il sostegno agli aeroclub calabresi), quelli della minoranza bocciati. “Questo -ha detto il Vicepresidente Antonio Viscomi — è il primo bilancio consolidato della Calabria e suggerisce che lavorare insieme fa bene. E un punto di svolta nel modo stesso di intendere la Regione: d’ora in poi bisogna ragionare non come realtà separate ma in chiave di sistema. E come succede in ogni sistema, tutto ciò che colpisce una periferia ha effetti anche sul centro. I 6 miliardi di entrate -ha aggiunto- sono per la gran parte vincolate. Significa che il bilancio della Regione Calabria è ingessato e che il problema reale sono e rimangono le entrate e in particolare quelle che provengono dai Comuni. C’è dunque la necessità di un patto di lealtà tra Comuni e Regione”.
“Negli ultimi otto anni – ha concluso il Vicepresidente della Regione – abbiamo tagliato almeno 50 milioni di spese. Un motivo di orgoglio per una regione come la nostra che è spesso accusata di far lievitare i costi della politica. Quanto agli enti sub-regionali, abbiamo portato avanti il piano di rendicontazione. Abbiamo inoltre aumentato dell’11%, pari a 50 milioni, i fondi per il precariato e mantenuto a 91 milioni di euro il fondo sanità per le politiche sociali. All’interno delle risorse libere abbiamo dato indirizzi chiari anche per frenare le spese che sono sempre meno tollerate dall’opinione pubblica. L’aumento più significativo riguarda il trasferimento delle Province in difficoltà a causa di una riforma ancora incompiuta”. Il Consiglio ha dato disco verde anche al bilancio di previsione 2018-2020 del consiglio regionale.
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