Lamezia Multiservizi: un percorso disegnato. Una scena gattopardesca già vista: “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”

Nei giorni scorsi il management di Lamezia Multiservizi ha destinato ben due ore del suo tempo “a fornire tutti i chiarimenti richiesti (ndc, dal meetup 5S) e a darne anche altri perché possa essere compresa la complicata situazione della società, ma anche le opportunità che ha e le prospettive sulle quali stiamo lavorando”.

Iniziamo col dire che “Il management della società ha fatto ricorso molto correttamente allo strumento del concordato in modo tempestivo come era necessario fare, in presenza di istanze di fallimento”, come dichiarato dall’Amministratore Unico.

Prima di arrivare a ciò, però, si poteva agire diversamente; è inutile tornare indietro altrimenti ci ritroviamo nella scena scritta magistralmente da Tomasi di Lampedusa nel romanzo “Il Gattopardo”.

Partiamo dalle basi ferme: la società è partecipata ed ancora quindi di proprietà del Comune di Lamezia Terme.

Mie impressioni.
Primo: Multiservizi ha tutte le potenzialità per offrire servizi efficienti al territorio, programmando un piano di azioni volto ad una riorganizzazione complessiva e radicale della company.
Secondo: in un momento congiunturale economico non particolarmente favorevole alla città sarebbe un suicidio “abbandonare” la partecipata al proprio destino.

Soluzioni.
Primo passo: scindere l’azienda dal ramo trasporti in quanto la cronica carenza di risorse nel comparto del TPL rende necessario avviare percorsi di efficientamento non più solo interni alle aziende ma anche in termini di nuovi servizi offerti.
Secondo: “disegnare” una new company capace di gestire oltre al tradizionale TPL, che riceve dalla Regione Calabria un corrispettivo annuale di circa un milione e mezzo di euro, nuovi servizi di mobilità mirati alla promozione di modalità innovative di trasporto (bike sharing, car sharing, car pooling, mobilità elettrica, mobilità dolce, servizi di trasporto a chiamata).
Terzo: prevedere newco che si occupino, separatamente, della gestione della raccolta dei rifiuti e della gestione dell’acqua, servizi principi nel territorio lametino.

Strumenti.
Le nuove forme giuridiche consentono di ottenere un miglioramento delle performance aziendali e un potenziamento dei servizi affidati grazie ad una maggiore snellezza operativa e ad una maggiore flessibilità organizzativa.
L’apertura nei confronti del mercato, inoltre, potrà anche consentire di generare nuovi posti di lavoro. I rapporti giuridici in essere, in ogni caso, ed in particolare i rapporti di lavoro in essere, a seguito della trasformazione potranno proseguire con il nuovo soggetto giuridico derivante dall’operazione di riorganizzazione straordinaria.
Innumerevoli aziende multiservizi, sull’orlo del tracollo (dopo aver toccato il fondo), hanno intrapreso nuove direzioni, cambiato il passo, offrendo ai cittadini servizi minimi (ed essenziali) di qualità.
Questo può avvenire anche per Lamezia Terme, se vi è la volontà.

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MARCO FOTI
Marco Foti, pugliese di origini, ha vissuto e studiato a Reggio Calabria dove si è laureato, presso l’Università Mediterranea, in ingegneria civile, indirizzo trasporti.
Ha iniziato la propria attività professionale presso l’ateneo di Reggio Calabria in parallelo alla libera professione nel settore dell’ingegneria civile e dei lavori pubblici.

Vive in Liguria dove è Iscritto all’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Genova e membro della Commissione Trasporti. Esperto di pianificazione e programmazione dei sistemi di trasporto e dei servizi di logistica, è stato selezionato tra gli esperti di riferimento per il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture e membro del Comitato Tecnico per la definizione delle Linee guida dei Piani Urbani della Mobilità Sostenibile. Membro di più comitati tecnici per la redazione del Piano Regionale dei Trasporti.

 

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