Trovata morta in casa. Ma la sua assenza, per due settimane, non è stata notata…
E’ notizia di qualche ora fa del ritrovamento del corpo senza vita di una donna nella sua abitazione, nel centro della città di Lamezia. Pare che fosse rimasta vedova da poco tempo.
Ad allertare i vigili del fuoco sono stati i vicini che avvertivano uno strano odore provenire proprio dall’abitazione della donna. Secondo le note di agenzia, la donna sarebbe morta da un paio di settimane, forse a causa di un malore.
Che tristezza la solitudine! Per due settimane nessuno si è accorto dell’assenza di questa donna. Per due settimane nessuno si è chiesto dove potesse essere o se avesse bisogno di aiuto. Chi c’era nella vita di questa donna? Figli, nipoti, amici? Chiunque essi fossero non si sono accorti della sua assenza…
Nell’epoca della comunicazione veloce ed immediata, ci viene sbattuta in faccia una storia di solitudine. Come è possibile morire così? Non riuscire neanche, col beneficio del dubbio, ad essere salvati. Come è possibile che in un palazzo ben in vista nel centro della città, nessuno si sia accorto che questa donna era sparita? Come è possibile che nessuno abbia fatto caso a quelle tapparelle sempre uguali (alzate o abbassate, chi lo sa)? Non andava a comprare il pane questa signora? Che tristezza infinita…
Ognuno di noi, bene o male, conosce le abitudini dei vicini, riconosce i rumori che ti fanno dire “è quello del piano di sopra”, “è quello del piano di sotto”. Rumori che fanno parte del quotidiano, che a volte danno anche fastidio, ma che rappresentano comunque segnali di vita.
La morte di questa donna deve farci riflettere sulla nostra indifferenza verso il prossimo, sul nostro egoismo, sul sentirci sempre al centro facendoci dimenticare dell’esistenza dell’altro. Non conosco la storia di questa donna, ma ne aveva una, sicuramente bella ed interessante. Ma la sua assenza, per due settimane, non è stata notata.
Che peccato! Che rumore assordante il silenzio dell’indifferenza…
Candida Maione
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