Lamezia, nella chiesa Matrice la celebrazione del Mercoledì delle Ceneri. Padre Ernesto della Corte: “La Quaresima è un cammino di luce”

LAMEZIA TERME (CATANZARO) – Questa sera alle ore 18 nella Chiesa Matrice si è celebrato solennemente il Mercoledì delle Ceneri che da il via alla Quaresima, il periodo di conversione e preghiera che conduce alla Santa Pasqua. 

Le ceneri cosparse sul capo dei fedeli con la frase “Convertitevi e credete al Vangelo”, sono ottenute bruciando i rami d’ulivo benedetti nella Domenica delle Palme dello scorso anno.

I Padri Minimi del locale Santuario di San Francesco di Paola hanno affidato al biblista e predicatore Padre Ernesto della Corte la celebrazione del rito.

Padre Ernesto, da giovane ateo e attivista politico (così si legge nel profilo del suo sito) incontra Dio dopo una grave malattia, ricevendo il dono della fede e della chiamata alla consacrazione sacerdotale.

Numerosi i suoi scritti scientifici, tiene corsi di esercizi spirituali e aggiornamenti biblici, inoltre commenta i vangeli della domenica su “Voce di Padre Pio”, e ogni settimana cura la rubrica “Conversazioni bibliche”, su TelePadrePio, per la lectio sul Vangelo domenicale. 

Nel corso della sua omelia Padre Ernesto ha esordito manifestando la sua gioia  “di stare in mezzo a voi, ho confessato tanti ragazzi per la cresima, ne sono rimasto edificato”.

“Stasera – ha detto – siamo stati convocati per l’inizio del cammino quaresimale. Non possiamo salvare nessuno da soli, neanche noi stessi, abbiamo bisogno dello Spirito Santo che ci umanizzi”.

Il celebrante ha parlato di un cammino austero, impegnativo ma, ci spiega “Dio ci propone una salvezza e noi non dobbiamo indurire il nostro cuore. Cuore indurito significa pensare ai fatti propri. La cattiveria degli uomini rende cattivo ciò che fanno. Con il cuore buono ogni cosa che facciamo è buono. 

Quando Dio ci tocca il cuore dentro di noi si scioglie qualcosa. Dio è misericordioso e pietoso, non dobbiamo far fare brutta figura a Dio, dobbiamo trattenere i sentimenti negativi, ravvederci”.

Padre Ernesto si è rivolto spesso ai giovani cresimandi (che domenica prossima riceveranno il Sacramento della Confermazione), ed ha evidenziato come occorra armonia nella chiesa costituita dai giovani, dagli anziani, dai bambini, e “questa chiesa Matrice questa sera rappresenta tutto questo”.

E allora ecco che arriva l’invito: “Lasciatevi riconciliare, ci vuole forza per essere umili, per perdonare. La quaresima è un cammino di luce che ci deve portare cambiati alla Pasqua. La vita è una scala a chiocciola, chi non va avanti torna indietro. Chi non migliora peggiora”.

“Elemosina, digiuno e preghiera: tre vie che ci aiutano ad accogliere il dono della grazia” ci ricorda. “Quando si ama e si dice “ma io” rendiamo tutto vano. Chi ama è più forte. Chi si aspetta la ricompensa è debole. Non si digiuna solo dal cibo ma da tanti atteggiamenti negativi. Digiunare significa prendere le distanze dalle prepotenze che ognuno di noi ha dentro. In questo cammino Dio vuole umanizzarci, farci uomini e donne. Non pensate alla cenere stasera come a una penitenza, il Signore stasera ci feconda. Abbiate un grande sogno: di vivere in modo migliore e portare a compimento la vostra vita. La Parola di Dio deve sgretolare il nostro cuore”.

Alla solenne eucarestia, concelebrata da Padre Giovanni Sposato, Padre Ivano Scalise e Padre Vincenzo Arzente, hanno preso parte anche i Vigili del Fuoco.

Domani Padre Ernesto della Corte terrà, nel salone della parrocchia di San Francesco di Paola, il primo di una serie di Incontri Comunitari Quaresimali in preparazione alla Pasqua del Signore e al V Centenario della Canonizzazione di San Francesco di Paola.

Candida Maione

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