La disastrata situazione del settore trasporti in Calabria
Ancora una volta la Calabria rientra nella black list per i disservizi nel settore dei trasporti. A sancirlo è il dossier “Pendolaria 2014” di Legambiente che inserisce la tratta Catanzaro Lido – Lamezia al sesto posto tra le dieci più disastrate d’Italia.
“Il problema è che dopo il taglio di circa 10 milioni di Euro da parte della Regione sul Contratto di Servizio avvenuto la scorsa estate, la linea Catanzaro Lido-Lamezia Terme Centrale è stata classificata come tratta a scarso traffico e vede 10 collegamenti al giorno (per senso di marcia) di cui solo 3 con treni regionali. Il resto è stato sostituito con autobus”.
Nel dossier viene evidenziato che “i tagli aggiungono disagi per un’area, quella jonica, già martoriata sul fronte del trasporto ferroviario e che già da anni non può raggiungere in modo diretto in treno Lamezia Terme Centrale, avendo spezzato i collegamenti Regionali provenienti dalla Jonica sud (Reggio Calabria/Roccella Jonica) e da Crotone/Sibari, a Catanzaro Lido”. Una situazione drammatica quella descritta per la quale a pagarne le conseguenze sono i pendolari che viaggiano ogni giorno per lavoro.
Ma non finisce qua. Difatti i disagi dovuti all’inefficienza dei trasporti sono evidenti anche nel cosentino dove stamani è esplosa la protesta. I pendolari che usufruiscono dei treni per recarsi a Paola e negli altri comuni del Tirreno cosentino, hanno occupato i binari nella stazione ferroviaria di Vaglio Lise, a Cosenza, bloccando per alcuni minuti il treno in partenza per Sapri delle 7,39. Alla base vi è il cambiamento di orario che prevede che la partenza del treno Cosenza –Sapri non sia più alle 7,39 ma alle 7,46. Ciò impedirebbe a molti pendolari di arrivare a lavoro in orario.
Oltre alla protesta è stata effettuata una raccolta firme che ha visto la partecipazione di più di 300 viaggiatori. Negli ultimi giorni sotto i riflettori anche la volontà di sopprimere la fermata Mirto-Crosia sulla tratta Sibari – Catanzaro Lido nella corsa mattutina. Il nuovo orario prevederà un anticipo di venti minuti nella partenza da Sibari (alle 5.38 e non più alle 6.05) e sarà effettuata la soppressione delle fermate intermedie nelle stazioni di Crosia, Mandatoriccio, Calopezzati, nonché di Crucoli, Torre Melissa e Strongoli nel Crotonese. Le stesse fermate saranno soppresse anche nella corsa del regionale delle 7.35. La disastrata condizione del settore trasporti è palese anche nel trasporto su gomma.
I dati che emergono da un’elaborazione del Centro Ricerche Continental Autocarro su dati Aci, dicono che è di 13 anni e 9 mesi l’età media degli autobus che circolano in Calabria. Dal prospetto provinciale emerge che la provincia calabrese con gli autobus più vecchi è Crotone (14 anni e 2 mesi), seguita da Reggio Calabria e Cosenza (14 anni e 1 mese), Vibo Valentia (13 anni e 11 mesi) e Catanzaro (13 anni e 2 mesi).
Denise Di Matteo
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