Lamezia Terme, i Carabinieri celebrano la “loro” Virgo Fidelis

LAMEZIA TERME (CATANZARO) – “Tu consiglia il nostro dire, Tu anima la nostra azione, Tu sostenta il nostro sacrificio” è un passaggio della Preghiera del Carabiniere alla Virgo Fidelis.

Era l’11 novembre del 1949 quando la Vergine Maria è diventata patrona dell’Arma dei Carabinieri, dopo che Papa Pio XII aveva accolto il voto unanime dei cappellani militari dell’Arma e dell’Ordinario militare per l’Italia. Invece il titolo di “Virgo Fidelis” era stato sollecitato in relazione al motto araldico dell’Arma “Fedele nei secoli”. E fu lo stesso Pio XII a fissare la ricorrenza della patrona nel giorno del 21 novembre, in cui cade la memoria liturgica della “Presentazione di Maria Vergine”.

 

Questa mattina nel Santuario di San Francesco di Paola, in Lamezia, è stata dunque celebrata una Messa presieduta dal Vicario Diocesano Don Pino Angotti, concelebrata dal frate Minimo Padre Giovanni Sposato, alla presenza di diversi uomini e donne dell’Arma: c’erano, infatti, tra gli altri, il Colonnello Sergio Molinari, il Comandante della Compagnia di Lamezia Terme Maggiore Christian Bruscia, il Comandante della Stazione di Sambiase Domenico Medici. Ha animato la liturgia con i canti Franceschina Molinaro, accompagnata da Cesarino e Maria Antonietta.

Una celebrazione liturgica molto sentita da questi uomini e donne dell’Arma che ogni giorno vigilano sul territorio per garantire la nostra incolumità e sicurezza, che con la loro azione e il loro sacrificio ci tutelano dal male. Ed oggi più che mai, in questo tempo di pandemia, la loro presenza sul territorio rincuora i nostri animi spaventati e incerti.

In particolare la Stazione di Sambiase, nella persona del suo Comandante Domenico Medici, è molto vicina alle parrocchie di San Francesco di Paola e San Pancrazio: sono sempre presenti, infatti, con le loro uniformi alla processione del Venerdì Santo e a quella di San Francesco di Paola, non mancando mai di far sentire il suono delle loro sirene, simbolo di legalità, e di portare per un tratto di strada la statua del santo paolano.

Emozionante, durante la celebrazione, la recita della Preghiera alla Virgo Fidelis, che ogni carabiniere ha cucito nel proprio cuore. Una preghiera che, ne siamo certi, recitano in cuor loro nel momento del pericolo.
Da aggiungere che alla celebrazione hanno partecipato anche due giovani che si sono cresciuti nella parrocchia di San Francesco, Pietro De Fazio e Francesco Ruberto, appena entrati nell’Arma e che domani partiranno per la Lombardia dove inizieranno lo svoglimento del loro servizio.

A voi tutti, cari Carabinieri, il nostro grazie per tutto quello che fate per noi. La vostra vita è al nostro servizio e ve ne siamo grati, oggi più che mai. Perchè vedere quel lampeggiante per la città ci fa sentire più sicuri.

Candida Maione

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