Premio Mattarella, il lametino Antonio Cannone con “Il caso Aversa tra rivelazione e misteri” tra i finalisti premiati

Si è svolta a Palermo, presso Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea regionale siciliana,la finale del prestigioso “Premio Piersanti Mattarella”. Ventuno i finalisti che sono stati selezionati dopo una attenta valutazione.

Alla cerimonia di premiazione erano presenti numerose personalità fra cui l’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice, Giuseppe Costanza superstite della strage di Capaci, Orazio Santagati presidente del Premio Mattarella, la vicepresidente, Antonietta Caterina Greco Giannola, il magistrato Salvatore Cosentino, l’attore Franco Lollo e altri ancori. La cerimonia si è svolta nella sala del Palazzo Reale dedicata proprio a Mattarella dove sono giunti i finalisti tra i quali alcuni dei nomi più importanti del panorama giornalistico e letterario italiano, da Federica Angeli che con il libro “A mano disarmata” è salita sul gradino più alto del podio, a Giuseppe Baldassarro con “Questione di rispetto”. E poi Elia Minari con “Guardare la mafia negli occhi”. Quindi, ex aequo il lametino, Antonio Cannone con “Il Caso Aversa tra rivelazioni e misteri”; Angela Nicoletti con “Quando le mafie si combattono a colpi di zappa”; Flavia Filippi con “Arresto dell’ex guru delle staminali Davide Vannoni”; Franco Carollo con “Nove in un carretto”; Franco Casadidio con “L’impronta del diavolo”; Marco Benedettelli con “Chi brucia. Nel Mediterraneo sulle tracce degli harraga”; AsmaeDachan: “Il silenzio del mare”. Solo per citare alcuni dei più noti autori italiani che con questa finale consacrano di fatto il loro lavoro.

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